IL FENOMENO DEI SUICIDI NELLE FF.AA

 

Secondo un’analisi svolta di recente, è di circa 500 fra comparto Difesa e comparto Sicurezza il numero del personale che si è tolto la vita, un dato che preoccupa non poco.

Occorre analizzare prima di tutto il fattore scatenante che ha causato l’aumento dei suicidi in Forza Armata e prevedere per il personale a che si possano monitorare situazioni di probabile degenerazione.

Uno strumento che per sua natura potrebbe prestarsi al controllo del fenomeno e di conseguenza relazionare su cause e possibili soluzioni (ampliandone le competenze), si potrebbe facilmente ricondurre all'attuale “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”, istituito ai sensi dell'articolo 57, comma 01, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

La norma che incide in suddetto organismo è stata recentemente novellata dal Decreto 7/2014 e può dunque rientrare all'interno della delega di cui Legge 244/2012.

Già in sede di stesura del citato decreto 7/2014 proposi tale modifica, e cioè a che l’organismo potesse occuparsi anche del personale militare, che avesse competenza di analisi su eventuali fenomeni discriminatori, suicidi, centro di ascolto e consulenza sul personale che fa rientro dalle missioni all'estero e che prevedesse, in organico, una componente Interforze della Rappresentanza Militare, essendo il Comitato un organo di consulenza del Capo di Stato maggiore della difesa,
In tale contesto, in sede di decreti correttivi di imminente licenziamento evidenzierò nuovamente la problematica, riproponendo la rivisitazione dell’organismo in parola.

Dal grafico allegato, tratto dalla relazione annuale predisposta per il Ministro della Difesa e sottoposta ai Capi di Forza Armata ed al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, si può desumere la portata e l’incidenza del fenomeno dei suicidi. Tale incidenza raddoppia fino ad arrivare a circa 500 casi solo nell'ultimo decennio.

*Grafico estratto dalla Relazione sullo stato della disciplina militare e sullo stato dell’organizzazione delle Forze Armate.
Indipendentemente dal vettore normativo o dal provvedimento Interministeriale che si vorrà adottare, corre l’obbligo, a mio parere, di affrontare questi fenomeni in chiave preventiva oltre che statistica.

Correttivo da proporre al Codice dell'Ordinamento Militare:

                                                              Articolo 24
<<Organi consultivi e commissioni di elevata specializzazione tecnica>>

• Dopo il comma 2 aggiungere il comma 3 cosi formulato:

a) Unitamente al personale che compone l’organismo di cui al comma 1, lettera a) partecipano quale parte integrante, i Delegati del Co.Ce.R. Interforze con un numerico di uno per ognuna delle Categorie presenti all’interno della propria sezione;

b) Il Personale nominato da ogni sezione, partecipa ai lavori senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, al personale in servizio non spetta alcuna indennità o emolumento aggiuntivo, compresi i gettoni di presenza, al di fuori del trattamento economico di missione già previsto per lo svolgimento delle attività di Rappresentanza e consiliari.

c) All'organismo di cui al comma 1 lettera a) viene esteso il campo po di analisi e studio, per quanto di competenza, anche al personale Militare dell’Amministrazione Difesa.

d) L’organismo di cui al comma 1 lettera a) monitora analizza e propone eventuali soluzioni sul fenomeno dei suicidi del personale in Forza Armata, avendo lo stesso facoltà in qualità di osservatorio, di disporre di personale medico ivi individuato anche tramite convenzioni esterne, che possa intervenire in casi di probabile degenerazione appositamente segnalate, provvedendo, in oltre, di concerto con gli organi referenti del Ministero della Difesa a predisporre apposite riunioni col personale appartenente ai contingenti di rientro dalle operazioni internazio

Stampa | Mappa del sito
© militesente.it Propietà esclusiva Dr. Marco Votano per opere d'intelletto tutti i diritti riservati