RIORDINO DELLE CARRIERE

                                                                                                                                                              24 marzo 2017

RIORDINO DELLE CARRIERE,

MAL COMUNE MEZZO GAUDIO?

A primo acchito parrebbe un tema come tanti, ma volendolo osservare più da vicino si intuisce che la questione dei così detti ex 958 e del relativo concorso straordinario coinvolge sensibilità che vanno oltre ciò che appare.

Ognuno esprime a suo modo le proprie opinioni (e guai ad osteggiare ciò), schierandosi favorevolmente o meno rispetto ad un concorso straordinario che prevede la partecipazione di Sergenti e Graduati arruolatisi all’epoca con un sistema professionale differente e cambiato in corso d’opera.

A dirla tutta non è l’unica stortura causata dai precedenti modelli e non sono di certo le Forze Armate le uniche a voler risolvere disattenzioni passate, ma pur non potendosi parlare di “sanatoria”, in quanto concorso, questo parrebbe essere al centro di un interessante dibattito che paradossalmente fonda le proprie ragioni nelle medesime aspettative, infatti, provando ad analizzare la previsione dei termini concorsuali scopriremo che le caratteristiche principali sono:

  1. La mancata imposizione di limiti di età,
  2. La riconferma presso la sede di servizio,
  3. La previsione di un corso di aggiornamento della durata massima di 3 mesi.

Adesso proveremo a sintetizzare, fra l’altro, ciò che le rappresentanze e la stragrande maggioranza del personale militare chiede, in termini concorsuali, ormai da decenni:

L’eliminazione dei limiti di età per i concorsi interni,

La possibilità, dopo diversi trasferimenti subiti, di poter progredire in carriera senza sacrificare nuovamente la serenità e le abitudini familiari;

Il riconoscimento dell’anzianità e dei titoli acquisiti in termini di professionalizzazione rispetto agli aspiranti che provengono dalla vita civile.

Il superamento dello status di allievo per i vincitori dei concorsi interni.

L’attento lettore avrà già intuito che il concorso straordinario previsto per gli arruolati ex 958 di per se incarna gli elementi principali delle tante rivendicazioni susseguitesi negli anni, il concorso perfetto qualcuno direbbe.

La vera attenzione, il vero sforzo, a mio avviso, dovrebbe essere incentrato in modo tale che i criteri contenuti nel concorso per gli ex 958 non siano solo attribuiti ad un concorso straordinario ed una tantum, benché atteso e quanto mai necessario, bensì, previsti estesi e cristallizzati nelle norme, come sta per accadere per le FF.PP., ove questi elementi caratterizzanti divengono la regola per i concorsi interni, l’ordinario insomma e non lo straordinario.

In un sistema meritocratico che premia le professionalità acquisita andando incontro alle giuste aspettative del personale, vengono valorizzate le competenze interne incentivando l’osmosi fra i ruoli, tuttavia, a differenza delle FF.PP. resistono le “barricate” talvolta innalzate dalle FF.AA con i troppi distinguo che si tramuteranno, inevitabilmente, in veri e propri disincentivi alla prosecuzione della carriera dei “veterani”.

Occorrerebbe, a mio avviso, un’ulteriore passo avanti verso una più incisiva modernizzazione dello strumento militare che attinga in misura maggiore dalle eccellenti professionalità interne, figlie di impieghi nazionali ed internazionali che hanno visto il nostro paese giocare un ruolo di primo piano in termini di impegno e risultati conseguiti, un patrimonio da mettere a sistema massimizzandone i benefici a vantaggio dello strumento militare.

La sfida alla quale non bisognerebbe sottrarsi, sarebbe a mio avviso quella di puntare verso il miglioramento collettivo, verso l’elevazione di tutte le componenti umane anziché alimentare polemiche su temi aleatori come quello della partecipazione ad un concorso interno che, come detto, oggi risulta essere l’unico caratterizzato da elementi di equi ordinazione fra le modalità concorsuali delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

La vera sfida per i critici al concorso ex 958 dovrebbe essere quella di chiedere con la stessa veemenza a che i criteri individuati per il concorso interno riservato a Sergenti e Graduati divenissero criteri ordinari, da estendere a tutti i concorsi interni, tentando di portare a casa, e a beneficio del personale, un risultato che i rappresentanti di ogni categoria sperano, evitando di accontentarsi di un bel più triste e pirrico mal comune mezzo gaudio!

 

Marco Votano*

Delegato Co.Ce.R. Interforze/EI

                                                                                                                                                                                        20 febbraio 2017

                                                                      RIORDINO DELLE CARRIERE:

                                                               SVOLTA EPOCALE O CALICE AMARO?

Avendo appreso le risultanze del recentissimo incontro tra le maggiori sigle sindacali del comparto sicurezza (Siulp – Siap – Consap - Fed.neUilPolizia ) e la propria amministrazione, rappresentata dal Vice Capo per il Coordinamento Prefetto Matteo Piantedosi, attendiamo con fiducia che il principio normativo dell’equi-ordinazione venga integralmente ed inequivocabilmente recepito in sede di definizione dei relativi provvedimenti di riordino delle carriere.
Come noto ormai da tempo, i dicasteri dei relativi Comparti Sicurezza e Difesa, per la parte attinente alle progressioni di carriera e ruoli del personale ed in ossequio al richiamato principio di sostanziale equi-ordinamento, hanno avviato una serie di incontri atti a definire i relativi provvedimenti in modo tale da non creare sperequazioni tra il personale delle FF.AA e FF.PP.
Nello specifico, emerge dal suddetto incontro che sarebbero state ufficialmente accolte le richieste dei sopra menzionati sindacati in ordine alla risoluzione di fondamentali criticità con determinazioni che:
- CONSENTONO, per effetto di procedure di defiscalizzazione o decontribuzione, la distribuzione anche nel 2018 degli 80 euro netti a tutte le qualifiche partendo dalla valorizzazione dei redditi più bassi;
- ESCLUDONO ogni limite anagrafico per la partecipazione a procedure concorsuali interne;
- INTRODUCONO finalmente il principio delle carriere “aperte” per il personale in S.P.E. prevedendo il transito alle categorie superiori previa istanza e relativo superamento di concorso per soli titoli e corso “anche e-learning” della durata massima di 3 mesi;
- PREVEDONO la garanzia normativa, sia nella fase transitoria della riforma che a regime, rispetto al definitivo mantenimento della Sede di Servizio;
- ESPUNGONO l’eccezione a che sia definito in 50 Km il limite per il quale non venga previsto il relativo ristoro in caso di trasferimenti “d’ufficio”.
Le summenzionate criticità, analogamente riscontrate e più volte richiamate ed argomentate dalla rappresentanza militare in sede di riunione con l’autorità preposta, attendono ancora l’ufficialità dell’agognata risoluzione, al pari di quanto e come avvenuto con le rappresentanze sindacali e l’autorità di riferimento.
Fondamentale, in termini di carriera e pari opportunità risulta essere l’eliminazione dei limiti di età per tutto il personale in S.P.E. che partecipa ai concorsi interni nonché il mantenimento della sede di servizio. Ambedue le condizioni, unitamente alla richiamata valorizzazione dei redditi più bassi, rappresentano il cuore stesso di un riordino che, se si discostasse da suddette previsioni acquisirebbe, senza ombra di dubbio, la forma di un riordino “punitivo” agli occhi del personale appartenente al comparto della difesa.
Fatte salve sia le osservazioni riferite in sede di incontri, sia pure i restanti punti da noi proposti con l’elaborato redatto in sinergia con larghissima parte dei Delegati di Base e nostri rappresentati, depositato in data 26.10.2016, restiamo fiduciosi che l’attenzione rivolta al personale del Comparto Difesa si palesi sotto forma di un provvedimento di riordino che comprenda le soluzioni prospettate ai sindacati delle FF.PP. Suddette soluzioni, non solo troverebbe larghissima condivisione ma concretizzerebbero il riconoscimento delle giuste aspettative di tutte quelle donne e uomini che indossano le stellette e che hanno talvolta pagato “e ancora pagano” un alto tributo sull’altare della Patria.
E’ indubbio che, nonostante gli stanziamenti messi a disposizione dal Governo ed il richiamato principio di equi - ordinazione, qualora non venissero recepite le legittime istanze ripetutamente rappresentate nel corso di incontri tecnici e politici, avremmo precluso per sempre ad un’intera generazione di militari l’opportunità di vedersi riconoscere, al pari dei colleghi del comparto sicurezza, le relative aspettative (scenario inatteso e calice amaro difficilmente motivabile al personale rappresentato).
Delegato CoCe.R. Interforze/E.I. Delegato CoCe.R. Interforze/A.M.
Marco Votano Francesco Di

                                                                                                                                                                                        09 febbraio 2017

                                                                           RIORDINO DELLE CARRIERE:

                                                                       IL MINISTRO INCONTRA I COCER

 

All' incontro fra il Co.Ce.R. Interforze ed il Ministro della Difesa, erano fra gli altri presenti:

Il Sottosegretario di stato alla Difesa, Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, i Capi di Forza Armata ed i Comandanti Generali di Guardia di Finanza ed Arma dei Carabinieri, Staff ministeriale.

A comunicare gli sviluppi i tempi e le somme allocate per il riordino delle carriere la stessa Ministra della difesa On. Roberta Pinotti la quale precisa l’intendimento di chiudere il provvedimento di riordino delle carriere entro la data del 28 febbraio.

Per quanto attiene alle somme stanziate:

-Il D.P.C.M. “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri” di prossima emanazione (presumibilmente entro martedì 14 febbraio) individua e destina per i due comparti una somma totale che sfiora il miliardo di euro. A questo vanno aggiunti gli stanziamenti già individuati e destinati ai contratti per i comparti difesa e sicurezza;
-Viene dunque confermato lo stanziamento di 480 milioni di euro che permetterà la proroga del bonus sicurezza –difesa il quale attribuisce mensilmente 80 € per il relativo personale non dirigente.
-Le stesse cifre, ancora defiscalizzate per l’anno 2017, verranno stabilizzate “e fiscalizzate” dal 1 gennaio 2018.
A tal proposito si ricorda ai percettori del bonus che NOIPA contabilizzerà l’emolumento di gennaio e febbraio 2017 nel mese di marzo.
-Per puntuale informazione sull’argomento, condivido pienamente quanto sostenuto dagli amici del COCER Guardia di Finanza ove auspicavano, al Ministro della Difesa, la necessità di “normare” la stabilizzazione del bonus utilizzando proprio il provvedimento di riordino.

Ha poi proseguito il Ministro confermando che all’interno del provvedimento sarebbero stati affrontati fra gli altri, come più volte chiesto dalle Rappresentanze, 2 due atavici problemi al fine di sanare:
- i disallineamenti verificatisi in seguito al “riordino” delle carriere ex Decreto Legislativo 196/95 per il Ruolo Marescialli (mancata promozione a primo Maresciallo per un’aliquota di personale);
- la questione legata agli arruolamenti ai sensi della legge 958/86 per il Ruolo Sergenti e la Categoria Graduati.

Terminate le prime comunicazioni prosegue dunque la riunione con gli interventi (sette in totale) dei singoli Delegati nazionali dai quali emerge:

-La necessità di un serrato confronto (visti i tempi ristretti) con l’Amministrazione Difesa atto a definire il provvedimento di Riordino entro la data ultima del 28 febbraio (data massima entro la quale lo schema di decreto sarà trasmesso alle Commissioni di Camera e Senato per il relativo parere );

-L’opportunità di prevedere tramite norma, fin d’ora, la strutturalizzazione del bonus sicurezza;

-La richiesta di intervento atto a sanare le questioni legate ai persistenti problemi causati dall’approdo in NOIPA;

-L’esigenza di ricevere quanto prima l’articolato definitivo (fino ad ora circolano solo bozze) al fine di intervenire proficuamente in caso di aggiustamenti e proposte alternative sui singoli articoli;

-La necessità di salvaguardare con adeguato transitorio coloro i quali non beneficerebbero dei provvedimenti di riordino anche con misure perequative (per quanto concerne il transitorio, questo dovrebbe coprire un arco temporale stimato di 18 mesi ).

Per quanto mi riguarda :

-Ho in primo luogo condiviso gli interventi di coloro che mi hanno preceduto in merito all’urgenza di acquisire appena predisposto, lo schema ufficiale di decreto inerente il riordino e la predisposizione immediata di allocazione e strutturalizzazione delle c.d. 80€.

Ho dunque rappresentato al Ministro della Difesa:

-La necessità a che il riordino salvaguardi i ruoli di base del personale militare predisponendo adeguato aumento parametrale per i giovani e salvaguardare nel contempo l’anzianità di servizio;
-Un chiaro riconoscimento delle competenze acquisite nel tempo dai Graduati per una reale progressione in carriera come descritto dal capitoli 8 e 9 del Libro bianco della Difesa che veda il superamento delle camere a comparto stagno ed agevoli una più fluente “verticalizzazione delle carriere nei transiti ai ruoli superiori”;
-L’opportunità di prevedere per i volontari in ferma prefissata annuale la concessione a fine della ferma, dell’assegno di disoccupazione (Naspi) al pari di altre figure lavorative nel pubblico e nel privato;
-La conferma a che il personale V.F.P.4 in servizio alla data di emanazione del Decreto sul Riordino delle carriere venga tutto assorbito in servizio permanente;
-La predisposizione di un tavolo tecnico di confronto per le risultanze del libro bianco della difesa per valutare impatto e osmosi con il provvedimento di riordino;

Terminati quindi gli interventi il Ministro ha informato che:

-Proseguiranno serrati i lavori fra il COCER Interforze e l’Amministrazione e sarà trasmesso lo schema di Decreto comprensivo di somme già “spacchettate” appena pronto (non prima di 5 giorni).
Sono stati avviati già i previsti canali per analizzare le problematiche nate dal passaggio alla gestione NOIPA

-Confermato a che i Volontari in Ferma Prefissata quadriennale in servizio saranno tutelati in merito al passaggio in S.P.E.

-Informato che sono di prossima emanazione provvedimenti normativi inerenti alle linee guida contenute nel Libro Bianco della Difesa e che dunque, non appena definiti, si istaurerà un tavolo tecnico con La Rappresentanza Militare per il relativo confronto;

-Rappresentato il proficuo lavoro sviluppato fra i diversi dicasteri significando che, la compattezza dei due Comparti (Difesa e Sicurezza) ha potuto produrre proficui risultati.

Ha poi ceduto la parola al Capo di Stato Maggiore della Difesa il quale:

-Ha riconosciuto ai COCER ed ai singoli Delegati il lavoro fin qui svolto sul riordino delle carriere in collaborazione con i relativi Capi di Forza Armata e con il reparto competente di S.M.D.

-Ha confermato che tutto il personale V.F.P.4 sarà assorbito in servizio permanente.

-Confermato il superamento del concetto di omogeneizzazione per gli Ufficiali con relativa proiezione dirigenziale ,

-Previsione di riconoscimento della funzione direttiva al grado apicale dei Marescialli

-Ha investito il 1° Reparto ad approfondire e verificare la fattibilità per la concessione della NASPI ai V.F.P.1

Il Ministro ha dunque concluso le comunicazioni informando il Co.Ce.R. che ella stessa od il Sottosegretario alla Difesa incontreranno nuovamente la Rappresentanza per un incontro “politico” dopo che la stessa (la rappresentanza) avrà terminato l’analisi ed i lavori sullo schema di riordino delle carriere (quindi presumibilmente entro il 23 febbraio 2017.

Chiude l’incontro il Presidente del Co.Ce.R. Interforze.

Allocate le risorse a disposizione comincia dunque la successiva fase e cioè la definizione del decreto. Il tempo è limitato (due settimane di lavoro) ma sufficiente a definire gli ultimi ritocchi.

Per gli addetti ai lavori (Delegati) che hanno partecipato materialmente al confronto ed alle preliminari proposte in sede di stesura del provvedimento di riordino e di riunioni con il reparto competente è giunto il momento di verificare cosa e quanto, proposto e rilevato in sede preliminare, sia stato recepito o meno nello schema di Decreto per il Riordino.
Sembrerebbe quindi che dopo 21 anni di attesa si stia arrivando alla definizione finale ed alla chiusura del riordino, in barba ai disfattisti della prima ora che giudicavano impossibile tale conclusione (gli stessi che dubitavano sulla riuscita dello sblocco di gradi e assegni di funzione!).

A tal proposito nell’attesa di conoscere lo schema ufficiale del Decreto e trarre le relative conclusioni ed eventuali rilievi sospendo ogni giudizio di merito, pur tuttavia, intendo ringraziare a prescindere i 175 Delegati Cobar dei gruppi di MILITESENTE dislocati in tutto il territorio nazionale che hanno contribuito fattivamente, con analisi proposte e supporto, alla stesura dell’elaborato presentato e depositato nelle sedi preposte in sede di confronto già dall’ottobre 2016.

Marco Votano*
*Delegato Nazionale del Co.Ce.R. Esercito/Interforze

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